Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV), sono una classe di fibre commercialmente diffuse a cui appartengono le lane minerali e le fibre ceramiche refrattarie.
Alla prima categoria appartengono le lane di vetro, le lane di roccia e le lane di scoria, che costituiscono il gruppo di fibre più importante dal punto di vista commerciale. Tale importanza è dovuta alla loro diffusione come materiali per l’edilizia: in particolare vengono utilizzate come materiali isolanti o come rafforzanti nei prodotti bituminosi, nei cementi o in altri materiali compositi.
Le fibre ceramiche refrattarie (FCR) sono invece utilizzate in applicazioni industriali per l’isolamento di forni, di altoforno, di stampi di fonderia, di condutture, di cavi, per la fabbricazione di giunti ma anche nell’industria automobilistica, aeronautica e nella protezione incendio.
Le diverse FAV hanno differenti proprietà fisiche e chimiche; ai fini della tutela della salute, le più importanti sono la composizione chimica (intesa come concentrazione di ossidi alcalini e alcalino terrosi) e la dimensione delle fibre (diametro).
Sulla base di queste proprietà fisiche viene effettuata la classificazione di un rifiuto che le contiene come pericoloso o meno.
Il laboratorio ECS utilizza il microscopio elettronico a scansione, la strumentazione SEM-EDS, necessaria per determinare le informazioni di tipo morfologico e composizionale delle FAV eventualmente contenute in rifiuti e suoli, consentendone così una corretta classificazione.