Le vibrazioni sono oscillazioni meccaniche rispetto ad un punto di riferimento, determinate da onde di pressione che si trasmettono attraverso corpi solidi.
Le oscillazioni caratteristiche delle vibrazioni possono essere libere o forzate, ossia influenzate da una forza esterna, come nel caso dell’utilizzo di strumenti da parte di un lavoratore.
L’energia di vibrazione viene trasmessa al corpo umano tramite il contatto con un utensile o una superficie vibrante; il nostro corpo ha la capacità di smorzare le oscillazioni riducendone così l’ampiezza.
Ogni parte del corpo ha una propria frequenza di oscillazione per cui anche le reazioni alle vibrazioni risultano diverse a seconda delle regioni interessate.
Per poter valutare l’effetto delle vibrazioni sull’uomo bisogna considerare:
- la regione d’ingresso delle vibrazioni e la loro direzione;
- le caratteristiche fisiche delle vibrazioni;
- le caratteristiche meccaniche del corpo umano;
- la durata dell’esposizione.
Le normative che si occupano del rischio vibrazioni sono la Norma UNI EN ISO 5349:2004 ed il Capo III Titolo VIII del D.Lgs. 81/08, il quale definisce le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio (HAV o Hand Arm Vibrations) come “le vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al sistema mano-braccio nell’uomo, comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari”.
Le vibrazioni corpo intero sono, invece, "le vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al corpo intero, comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare lombalgie e traumi del rachide".
Le vibrazioni sono classificate in trasmesse al sistema mano-braccio (HAV), attraverso le impugnature, e al corpo intero (WBV o Whole Body Vibrations), causate principalmente dal sistema di propulsione del mezzo di trasporto o del macchinario industriale.
Le attività lavorative svolte a bordo di mezzi di trasporto o di movimentazione espongono il corpo a vibrazioni o impatti che possono risultare nocivi per i soggetti esposti.
Tra le attrezzature possibili fonti di vibrazioni per il sistema mano-braccio vi sono attrezzature quali: martelli demolitori, smerigliatrici, motoseghe, decespugliatori, etc.…
Tra le macchine che possono trasmettere vibrazioni al corpo intero vi sono gru, trattori, carrelli elevatori, mezzi di trasporto vari, etc.…
Il datore di lavoro, nell’assolvere gli obblighi stabiliti dagli Articoli 17 e 28 del D.Lgs. 81/2008, valuta e misura i livelli di vibrazioni meccaniche a cui i lavoratori sono esposti, e tiene conto di:
- livello, tipo e durata dell'esposizione;
- valori limite di esposizione e valori d'azione specificati nell’articolo 201 del D.Lgs. 81/2008;
- eventuali effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori;
- condizioni di lavoro particolari.
L’esposizione a vibrazioni mano-braccio viene quantificata mediante la valutazione riferita ad 8 ore di lavoro; i lavoratori devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria qualora sia superato il livello di azione: 2,5 m/s2 per le vibrazioni trasmesse al sistema mano braccio; 0,5 m/s2 per il corpo intero.
È compito del datore di lavoro adottare misure per mantenere l'esposizione al di sotto dei valori limite. Se in sede di valutazione si riscontra il superamento dei valori limite, si consiglia di individuare le tecnologie a minor rischio disponibili, secondo quanto previsto dalla normativa.
Ma, sia nel caso dell'esposizione del sistema mano-braccio, che nel caso corpo intero, non esistono DPI in grado di proteggere i lavoratori adeguatamente, e riportare i livelli di esposizione al di sotto dei valori limite fissati dalla normativa. In particolare, nei casi in cui si rilevi il superamento del valore limite per tempi brevi, la riduzione del rischio alla fonte è l'unica misura preventiva da adottare.
Inoltre deve essere prevista la formazione e informazione del lavoratore, riguardo diversi argomenti specifici, tra cui: la necessità di moderare il più possibile la velocità di guida dei mezzi; la necessità di evitare posture incongrue alla guida; le potenziali lesioni fisiche del lavoratore e i metodi per la loro prevenzione.